Vacanze 2017 – 6° Giorno a tentar di riveder le Tre Cime

Ci eravamo lasciati con Matteo che doveva chiamarci prima di arrivare ad Auronzo, così da svegliarci con calma, peccato però che Rita non abbia sentito il telefono finchè Matteo non è arrivato!

Quindi rapidissima colazione, breve cernita di cosa c’è nello zaino e si parte direzione Rifugio Auronzo, 25 euro di pedaggio per salire, ma il tempo è poco, l’autobus sale tardi per i nostri orari e quindi ci tocca!

Nuova colazione al rifugio e ci mettiamo in viaggio fiancheggiando le Tre Cime dalla parete meno conosciuta fotograficamente, per poi arrivare al rifugio Lavaredo e successivamente in forcella, da qui invece di procedere per il Locatelli rimaniamo in un sentiero in quota che ci porterà sempre nei pressi del rifugio ma sul sentiero per salire al Monte Paterno.

Ecco che arriva il primo problema, la cernita veloce ci ha fatto dimenticare la torcia, quindi ci ritroviamo in tre con una luce del cellulare per farci luce all’interno dei tunnel che ci portano all’inizio del divertimento.

Tunnel pieni di scale quasi verticali, credo di aver provato in parte cosa prova un cieco a sentire gli ostacoli con il bastone!

Terminato il gioco dell’oscurità eccoci alla placca dell’inizio della ferrata, anche se non è una ferrata difficile però ha un qualcosa in più rispetto a quelle che ho fatto fin’ora. Arriviamo al tratto di salita dove la ferrata si sdoppia una servirà per salire l’altra per scendere, un primo passaggio un pò esposto e poi si procede diciamo tranquilli se non si soffre di vertigini!

Non vi stò a raccontare i singoli pezzi per annoiarvi, comunque arrivati in cima vediamo la croce e nulla più, tutta nebbia, mi sarebbe piaciuto vedere le Tre Cime dall’alto, ma ho avuto solo la possibilità di vedere un pezzettino di parete, ma sono comunque contento, non abbiamo trovato invece quelli della pubblicità della Novi, una barretta ci cioccolato ci sarebbe servita!

Dopo un breve spuntino iniziamo a scendere fino ad arrivare al punto dove si riunivano le due vie per pochi metri, e qui mi sorge un dubbio: sulla relazione avevo letto di un ponte, ma fin’ora non c’è stata traccia, forse lo abbiamo saltato?

Pensavo che la discesa fosse finita e invece il sentiero continua tra vari sali e scendi in quota e ritornano dei pezzi di ferrata… e il ponte!

Un piede davanti all’altro e guardo giù! Wow, che bello, mentre accanto c’è il vecchio ponte ormai caduto!

Dopo tutti questi sali e scendi ci dirigiamo verso il rifugio Pian di Cengia dove ci fermiamo a degustare un bel tagliere di bontà, ma non prima di aver fatto una foto con un gruppo alle prese con un addio al celibato vestiti da tirolesi, con il festeggiato nei panni di una vacca!

Chissà se con tutta quella birra e grappa saranno tornati a casa?

Ripartiamo e attraversiamo un’altra valle per poter ritornare alla base della forcella sotto le Tre Cime, da qui torniamo prima al Lavaredo poi al Rifugio Auronzo.

 

 

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